Squirt: come funziona l’orgasmo femminile e maschile

Lo squirt è un particolare tipo di orgasmo che solo alcune donne provano. Vediamo di cosa si tratta.

Con squirt (dall’inglese “schizzo”) ci si riferisce all’eiaculazione femminile, ovvero ad un’abbondante secrezione che viene espulsa dalla vagina durante l’orgasmo e che viene descritta come l’equivalente di quello maschile. Questo sarebbe l’apice del piacere femminile, il più misterioso degli orgasmi femminili che pare interessi dal 10% al 40% delle donne.

Come funziona orgasmo maschile

L’orgasmo maschile è una sensazione fortissima, intensa e unica e mai uguale. La differenza dipende dal grado di eccitazione e dal coinvolgimento provato in quel momento. I tempi che portano all’orgasmo, variano da uomo a uomo: per alcuni sono sufficienti alcuni minuti, per altri invece c’è bisogno di molto più tempo.

Le fasi

Per arrivare al vero e proprio orgasmo, l’uomo passa attraverso alcune fasi. La prima è l’eccitamento: in questa fase vi è l’erezione, ovvero un rapido afflusso di sangue nel pene, conseguenza di stimoli fisici o psicologici. La seconda fase è quella di Plateau nella quale vi è il massimo afflusso di sangue e l’apice dell’eccitazione. La terza fase è quella dell’orgasmo vero e proprio, il massimo momento di piacere, che coincide con l’eiaculazione ovvero la fuoriuscita di sperma.

Il momento dell’orgasmo coincide con un flusso nervoso all’interno degli organi genitali che determina la contrazione dei muscoli del bacino e della base del pene. Il respiro diventa più affannato e i battiti del cuore aumentano vertiginosamente. A livello psicologico l’uomo è in una sorta di trance e totale relax che dura solo alcuni secondi. In genere l’uomo è in grado di controllare il momento dell’eiaculazione e riesce a ritardare l’orgasmo, per renderlo ancora più intenso e per far durare di più il rapporto sessuale.

Disturbo dell’orgasmo maschile

Anche se l’erezione è buona, alcuni uomini non riescono a raggiungere l’orgasmo. Ricevono una stimolazione sufficiente a provocare l’eiaculazione, ma non si innesca il riflesso orgasmico. Questo in genere succede durante un rapporto sessuale e non durante la masturbazione.

Questo disturbo crea una forte ansia di prestazione che crea moltiplica a sua volta esperienze fallimentari. Il disturbo dell’orgasmo maschile può essere primario (presente da sempre) o secondario (sviluppato in seguito), generalizzato (presente in ogni situazione) o situazionale (presente solo in determinate circostanze).

Le cause che portano a tale difficoltà possono avere un’origine fisiologica (per esempio dovuta a una malattia) o psicologica (per esempio la depressione), essere causati dall’abuso di sostanze o dall’assunzione di farmaci particolari.

Come funziona orgasmo femminile

Credere che l’orgasmo femminile sia identico a quello maschile è un errore. La vagina non è l’equivalente del pene e la donna non deve necessariamente raggiungere l’orgasmo attraverso la penetrazione così come avviene per gli uomini.

Queste convinzioni hanno minato la sicurezza e la soddisfazione di molte donne, convinte della poca qualità dei loro rapporti sessuali. Per raggiungere l’orgasmo, la donna deve innanzitutto conoscere bene il proprio corpo. L’orgasmo è il raggiungimento del massimo piacere per una donna e avviene sia attraverso un rapporto sessuale, sia attraverso la masturbazione, lo sfregamento del clitoride e anche con la stimolazione di alcune zone particolarmente sensibili.

Cosa succede durante l’orgasmo femminile

Durante l’orgasmo vi sono una serie di contrazioni muscolari dei muscoli perianali e subito dopo, interviene un totale rilassamento. Il clitoride è l’organo maggiormente interessato al raggiungimento del piacere: in questo punto arrivano numerose terminazioni nervose e dal suo sfregamento spesso si genera l’orgasmo.

Nella fase precedente al vero orgasmo, le pareti della vagina si lubrificano e aumenta l’afflusso di sangue. Il clitoride aumenta di volume e si sporge verso l’esterno. Nel momento del massimo piacere invece si assiste ad una netta diminuzione delle dimensioni della vagina e al ritirarsi del clitoride.

Nel momento dell’orgasmo anche nelle donne si assiste ad una aumento della respirazione e dei battiti cardiaci e ad alcuni spasmi involontari seguiti da un totale rilassamento psico fisico. A differenza degli uomini, le donne possono avere più orgasmi di seguito. Alcune donne però, come alcuni uomini, sono completamente anorgasmiche.

Preliminari

Più che per gli uomini, per le donne sono importantissimi i preliminari. Durante questi momenti, il corpo si riscalda e si mettono in moto gli ormoni. Cosa sono i preliminari? Baci, carezze, sfregamenti e anche parole eccitanti: tutto questo prepara la donna all’orgasmo.

Sono molte le zone erogene di una donna e non riguardano solo l’area della vagina. Il collo, i lobi, il seno e anche le caviglie sono punti che se stimolati in maniera corretta innalzano i livelli di eccitazione della donna. In quel momento, l’area della vagina acquista un’elevata sensibilità, che non è uguale per tutte, e soprattutto la prima parte di essa, quella ricca di terminazioni nervose.

In questa zona è presente il famoso punto G, a circa 3-5 cm dall’apertura della vagina, che se stimolato porta al raggiungimento dell’orgasmo.

Squirt

Squirt proviene dall’inglese e significa “schizzo” o “fontana”: sembrerebbe essere il massimo del piacere femminile che riescono a provare tra il 10% e il 40% della popolazione femminile. Lo squirt sarebbe la capacità che alcune donne hanno di eiaculare, cioè di emettere delle secrezioni inodori dalla vagina durante l’orgasmo. Queste non sono urina, pur provenendo anch’esse dal rene.

Lo squirt non si verifica ogni volta che si raggiunge il piacere. Si tratta di una secrezione molto simile allo sperma che solo alcune in alcuni casi possono produrre. Sembra che tutto dipenda dalla stimolazione clitoridea e della parete anteriore della vagina, che va a sollecitare la vescica la quale sembra favorire lo squirt.

Differenze

Vi sono varie ricerche che hanno studiato le differenze tra orgasmo maschile e femminile. Pare che siano fattori diversi che influenzano il raggiungimento del piacere degli uomini e delle donne: per gli uomini è più una questione nervosa, mentre per le donne più anatomica. Negli uomini vi è un circolo che lega le informazioni sensoriali che il pene riceve e processate a livello di cervello e le informazioni che viaggiano dal sistema nervoso verso il pene: il piacere è perciò condizionato sia da stimoli fisici che psicologici. Nelle donne invece domina soprattutto una componente anatomica: importante sarebbe perciò la posizione del clitoride che, più è vicino alla parete vaginale, più è probabile avvenga l’orgasmo.

Dalle descrizioni di ciò che provano uomini e donne durante questo particolare momento, emerge che le risposte sono molto simili: le aree del cervello stimolate sono infatti le stesse. Al termine del piacere, la stanchezza arriva sia per gli uomini che per le donne. Ma le differenze ci sono, e anche evidenti.

  • Innanzi tutto vi sono delle nette differenze nelle fasi precedenti all’orgasmo: i preliminari, che per l’uomo sono solo facoltativi, diventano invece fondamentali per la donna.
  • L’eiaculazione è un processo prevalentemente maschile. Anche in alcune donne però può avvenire: si chiama squirt.
  • Al termine del rapporto, solo gli uomini (la maggior parte) hanno il cosiddetto periodo refrattario, ovvero un periodo di ripresa nel quale non riescono a provare nuovi orgasmi.
  • L’apice del piacere per gli uomini dura in media 10 secondi, per le donne 20
  • Per la donna sono importanti le componenti del sentimento e del coinvolgimento mentale, cosa non fondamentale per l’uomo.
  • Nella donna ci possono essere due tipi di orgasmo, quello clitorideo e quello vaginale.

Orgasmo vaginale

Una donna con una sessualità matura, è una donna che ha consapevolezza del proprio corpo e del proprio piacere. E’ una donna che sa esplorare e parlare con sé stessa e con il suo partner, è una donna che è sicura di sé.

Arrivare all’orgasmo in una donna è più difficile rispetto che in un uomo. Nella donna entrano in campo molti fattori, non ultimo i sentimenti e gli stati d’animo, che spesso fanno mettere il freno in campo sessuale. Nella donna esistono due tipi di orgasmo, quello vaginale e quello clitorideo.

Quello vaginale è caratterizzato da intensità e sensazioni maggiori e prolungate ed è provocato da una indiretta stimolazione della clitoride e della parete anteriore della vagina. Per raggiungere questo tipo di orgasmo è necessaria la penetrazione, che spesso deve essere preceduta da un’adeguata e prolungata stimolazione e da preliminari appropriati. Per la donna pare fondamentale trovare delle posizioni comode e efficaci per raggiungere tale stimolazione. La più indicata, in tal caso, è quella che vede la donna stesa sopra l’uomo.

Orgasmo clitorideo

Freud, il padre della psicoanalisi, pensava che l’orgasmo clitorideo appartenesse alle donne immature e meno preparate. In realtà, gli studi successivi hanno dimostrato che forse tutto parte proprio da una stimolazione, diretta o indiretta, del clitoride.

Quando si parla del famoso orgasmo del clitoride ci si riferisce a quello raggiunto tramite la stimolazione diretta di una tra le parti più erogene del corpo femminile. Questo è un orgasmo meno intenso, ma esplosivo, veloce e forse più gestibile rispetto all’altro. In genere si raggiunge più velocemente, anche solo con lo sfregamento o il contatto fugace con il corpo del partner.

Uno dei consigli più diffusi per raggiungere l’orgasmo, sia esso clitorideo o vaginale, è quello di liberare la mente quando si decide di fare l’amore. Durante il rapporto non si dovrebbero avere pensieri assillanti e fastidiosi perché questi bloccano l’orgasmo. La donna, lo abbiamo già detto, ha forse più difficoltà di raggiungere il piacere rispetto all’uomo e la testa sgombra, serena, libera aiuta sicuramente. Altro consiglio molto apprezzato è quello di comunicare con il proprio lui, parlargli, condividere le proprie fantasie e quello che in quel momento vorremmo.

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