Conoscere se stessi con il mandala

I Mandala sono magici specchi

del momento presente del nostro cammino,
donano forma e colore alla nostra maestosa danza interiore,
infinita come l’eternità,
che oscilla più vicina e più lontana dal margine del cerchio,
muovendosi in dentro e in fuori e
passando leggera sulla nostra anima,
chiedendo solo apertura e spazio per vedere la luce che rifulge,
la ruota che gira di nuovo…
Maureen Ritchie

 

 Il “Mandala” – dal sanscrito cerchio o centro, e’ costituito da immagini circolari disegnate, dipinte  o tracciate danzando .Il mandala viene usato nelle cerimonie religiose, per fini terapeutici o per conoscere meglio se stessi, una sorta di auto esplorazione interiore.

Non a caso costituisce un grande aiuto nella pratica della meditazione,ed e’ utile nei momenti di confusione, malessere e squilibrio interiore, attraverso il mandala infatti, si puo’ stimolare il processo di auto guarigione, aiutando a ripristinare uno stato di benessere. I mandala dei monaci tibetani e quelli degli indiani Navajo sono normalmente fatti di sabbia per indicare la caducita’ della vita.

 

Provate a disegnare un mandala  liberamente o seguendo delle stampe gia’ predisposte che trovate sul web. Io preferisco affidarmi alla fantasia e seguo un po’ l’umore del momento, ma voglio darvi un po’ di consigli, perche’ disegnare e soprattutto colorare un mandala puo’ rivelare molti aspetti della nostra personalita’ ,dare sollievo alla nostra psiche e, talvolta alleviare piccoli disturbi fisici.

A titolo esemplificativo vi dico che

L’arancione e’ il colore indicato per i disturbi della tiroide

Il verde e’ adatto per alleviare sintomi di  depressione e  problemi digestivi

Il blu possiamo usarlo per  disturbi psicosomatici come emicrania e ansia

Il giallo allevia invece le allergie e i disturbi allo stomaco

 

 

 

Quando ci si accinge a creare e colorare un mandala, bisogna svuotare la mente da tutti i pensieri, “lascia che accada” sintetizza il libero fluire delle emozioni che si concretizza nella scelta del disegno e nell’uso dei colori.

Il mandala puo’ esser realizzato da soli o anche in gruppo, e’ importante concentrarsi solo sul quello che si sta facendo e avere un atteggiamento rilassato. La scelta dei colori puo’ far emergere dei tratti precisi della nostra personalita’, dei tratti definiti che non possiamo mutare radicalmente.

I colori tradizionali del mandala sono il rosso, il blu, il verde, il nero e il giallo. La lettura dei colori e’ differente nella tradizione tibetana, in quella Navajo o nella tradizione Hindu.

I colori brillanti rappresentano vitalita’, ma possono indicare anche una certa aggressivita’. I colori spenti possono rivelare emozioni e pensieri negativi, o una grande timidezza.

Secondo Carl Gustav Jung i colori esprimono le principali funzioni psichiche dell’uomo: pensiero, sentimento, intuizione e sensazione mentre per Kandinsky i colori brillanti favorirebbero l’adattamento e la vitalita’, invece i colori freddi ( blu, indaco e violetto) favorirebbero la tranquillita’

 

Il colore centrale del mandala e’ quello piu’ importante per chi disegna in quel momento, quello predominante, ci indica su cosa e’ focalizzata l’attenzione.

Colore usato sul bordo esterno: come gli altri ci vedono, l’immagine che diamo all’esterno.

Uso di diversi colori, l’energia e’ distribuita in modo omogeneo in diverse aree di attenzione

 Teniamo presente che il mandala rappresenta la liberta’, l’armonia, liberta’ di chiudere il cerchio con il colore, di lasciarlo e poi riprenderlo, di interrompere il disegno ad un certo punto.

i colori della motivazione: il verde ( raggiungimento degli obiettivi, perseveranza), il rosso ( forza di volonta’) giallo( energia, spontaneita)

 

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