Dimagrire, dimagrire… e allenarsi – Quattro consigli fondamentali – II

di Gianfranco Di Mare

Performance Engineer

Continuiamo direttamente il post di ieri. Ci sono almeno altri due punti che possono fare la differenza nell’impostazione della vostra attività fisica, se desiderate perdere peso.

 

Variate le vostre attività

Soprattutto allenandosi tutti i giorni, o comunque più di tre-quattro volte a settimana, una ricca variazione/rotazione di attività vi permetterà di muovervi molto di più a parità di impegno percepito: questo perché attività diverse sono più divertenti, e perché l’impegno neuromuscolare differenziato vi permette di darvi da fare di più “distribuendo”, in qualche modo, il recupero: se oggi fate pesi e domani andate a ballare, poi andate in piscina ed il giorno seguente a correre, un eventuale residuo di fatica muscolare non peserà, e potrete divertirvi di più.

 

Non fissate dei limiti di quantità

Qualcosa che, ho visto, limita molto le aspettative di chi vuole crescere nel proprio livello di fitness e di wellness è una sorta di “limite superiore” alla quantità di lavoro che si può svolgere. Cioè, se si è usciti a correre per tre mesi puntando ad arrivare a fare mezz’ora, quella mezz’ora appare alla fine ingigantita, un limite mitizzato nella propria mente che è molto difficile superare perché rappresenta quel massimo ottimale perseguito per tanto tempo. Insomma, quella mezz’ora – che a questo punto è quasi una passeggiata – continua a rappresentare, nella nostra mente, quel limite di fatica che era per noi impossibile due mesi fa.

In questo ambito, invece, il limite della performance è sempre dato – ed è giusto che sia così – dalle sensazioni soggettive del momento. Quella mezz’ora non è, oggi, più faticosa che i dieci minuti di un mese fa: mentalmente va considerata come quei dieci minuti, non di più. Ecco un altro esempio di come fare – soprattutto mentalmente – un salto di qualità, come dicevamo ieri.

La vita, ha detto qualcuno, vuole andare sempre oltre; progredire, evolvere. Forse perché il desiderio è un po’ sempre oltre. Non credo sia il caso di sentirsi in colpa per questo, visto che si tratta di una dinamica che appartiene alla vita.

E allora?, si staranno chiedendo i miei tre lettori… Allora, se siamo arrivati a fare quattro serie di addominali, cosa ci impedisce – con tutta la calma e la progressività del mondo – di arrivare tra un po’ a farne sei? Ecco la caratteristica di chi riesce davvero a dare un’impronta personale alla propria evoluzione: fare un’acquisizione di ciò che si è raggiunto coi desideri di ieri, e considerarlo un punto di partenza per i nuovi desideri di oggi, che porterano all’Io di domani.

Scaldatevi bene, e partite!

Image courtesy bikramyoga.com  

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