Fitness: la prima volta in palestra

di Gianfranco Di Mare

Performance Engineer
 

Cosa NON fare la prima volta che si fa attività fisica!

Se siete fermi da un po’, se siete del tutto sedentari o se avete una certa età, non vi consiglio di cominciare a fare attività fisica da soli, a meno che non abbiate una certa competenza professionale.

Tutti in palestra, dunque?
Diffidate da quelli che vi buttano dal primo giorno in una lezione di gruppo in cui si trovano allo stesso tempo persone che praticano da mesi e perfetti novizi. Naturalmente per una palestra è molto più redditizio far lavorare un istruttore per un’ora in una lezione collettiva piuttosto che lasciar che si dedichi singolarmente ad un nuovo venuto. Tuttavia, almeno per le prime settimane un istruttore dovrebbe imparare a conoscervi e allo stesso tempo insegnarvi a conoscervi.

Le prime cosa da fare nelle prime settimane di un’attività fisica sono
cominciare a sbloccare eventuali limitazioni articolari correggere vizi posturali che possono causare sovraccarichi in zone specifiche del corpo sensibilizzare alla respirazione bassa e profonda tonificare la fascia addominale in progressione fisiologica sensibilizzare alla percezione del corpo e delle posizioni tonificare i muscoli in progressione centrifuga: prima quelli vicini al centro del corpo, poi gli arti
Non sarebbe male se l’istruttore prendesse preventivamente visione sommaria delle vostre caratteristiche antropometriche/strutturali con una valutazione visiva, per valutare determinati vizi posturali o punti deboli.

Non si tratta di questioni di lana caprina, e queste indicazioni possono servirvi come strumento d’interpretazione per capire che tipo di professionista vi trovate davanti.

Nella mia attività ho trovato pochi istruttori che seguono queste indicazioni. I motivi sono soprattutto quattro:
alto rapporto numerico clienti/istruttori (troppi clienti e poco personale) basso reddito/valorizzazione professionale dell’istruttore (come per gli insegnanti… la professione più importante del mondo con gli stipendi più bassi. Ecco dove stiamo andando) competenza professionale dell’istruttore troppo specializzata (aerobica, bodybuilding, ecc.) le aspettative del cliente: la signora che viene per fare aerobica e sudare considera “tempo sprecato” imparare la respirazione diaframmatica, perché non fa dimagrire. Per non scontentarla (e mantenere il cliente) meglio sfoggiare grande efficienza: se gli faccio fare subito una bella sudata e il giorno dopo gli fanno male i muscoli (ma non troppo), il cliente è contento, e pensa di aver speso bene il suo denaro. E così si vedono signore scendere duecento volte dallo step col ginocchio valgo ed il piede in fuori, giovanotti fare iperestensioni del busto a terra, persone con le spalle in avanti o le scapole alate fare pettorali col bilanciere, signorine fare addominali soffiando  ritmicamente…
Quando ci accostiamo ad una disciplina per noi nuova dovremmo mettere in conto che abbiamo delle cose da imparare: una volta scelto un ambiente e un istruttore coi quali ci sentiamo sicuri, doremmo affidarci e lasciarci guidare anche al di là delle nostre aspettative iniziali. A cambiare si fa sempre in tempo, ma datevi tempo. E ricordate una regola chiave: quasi mai il dolore è l’indicazione di un allenamento fatto bene, soprattutto i primi giorni ed ancor più se non scompare entro due-tre allenamenti.

Photo courtesy www.the-fitness-firm.com

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