La nuova vita di Tania Cagnotto si gioca tutta in un secondo

«Noi sportivi cresciamo in fretta, ma per tanti versi siamo più infantili. Viviamo indietro, in un mondo tutto nostro. Quello vero del lavoro non lo conosciamo. Ci lamentiamo per gli sponsor che latitano, per i tagli nei collegiali, ma la vera crisi la sentono altri».

Dopo una frase così, non potevo che dedicare a Tania Cagnotto lo spazio Sportivamente – pensieri e parole sullo sport di questa domenica.
L'eroina dei Campionati Europei di tuffi di Torino, con le tre medaglie d'oro conquistate al trampolino da 1 e 3 metri e nel sincro da 3 metri in coppia con Francesca Dallapé, cambia vita, sportivamente parlando, dopo l'addio alla piattaforma che le ha regalato i primi due trionfi (2002 e 2008). Non cambia invece il risultato. Vince sempre.

Viene quasi naturale pensare a un'improvvisa paura dell'altezza, in tempi di "disastri" sportivi da parte di atleti obiettivamente molto dotati e preparati che crollano come si suol dire sul "traguardo", per incapacità a gestire lo stress e le emozioni. Si pensi agli attacchi di panico di Federica Pellegrini nei 400 metri stile libero ai Campionati italiani di nuoto di Riccione, al black out di Carolina Kostner ai mondiali di pattinaggio artistico a Los Angeles (qui il video), o all'abbandono delle parallele dopo una doppia caduta di Emily Army ai Campionati europei di ginnastica artistica ancora in corso a Milano.

Ma non è il suo caso ed è lei stessa rassicurare in questo senso in una bella intervista a Tuttosport di ieri di cui riporto qui alcune frasi particolarmente significative per capire perché questa atleta è una straordinaria campionessaA lungo andare i dieci metri sono rischiosi, è vero, ma paura proprio no. Si tratta di una decisione ponderata a lungo. Era impossibile conciliare trampolino e piattaforma. Magari qui a Torino potevo vincere anche dai 10 metri, ma a livello mondiale non sarei andata da nessuna parte. Nei tre metri invece sì».

E la vita per lei si fa improvvisamente più veloce. «Già! Ora la mia vita sta tutta in un secondo, il tempo di un tuffo» dice la nuova Tania Cagnotto libera di darsi anima e corpo ai tuffi dal trampolino.

«Solo a pensarci ci vuole tanto tempo, troppo». E infatti «Quando salto non ci penso. Il tuffo è automatismo. Per questo lo ripeti migliaia di volte fin da bambina. Sul trampolino non devi pensare: devi fare. E bene. Un po' complicato».

«Prima c'è la rincorsa, la parte più importante: 5 passi per arrivare con la massima precisione in punta al trampolino. Dritta, in asse, senza contraccolpi… Un sacco di cose». Ma non finisce lì: poi il tuffo deve iniziare… «Due metri in alto. Già spingendo devo iniziare la giusta rotazione e la carpiatura. Le punte dei piedi sul naso».
«I giri non li conto. Li sento. Devo completarli il più velocemente possibile e poi fermare il tuffo. Ti stendi e cerchi di non fare schizzi entrando in acqua». E nel frattempo controllare pure l'acqua «attraverso la fessura tra polpacci e caviglie».

Basta sentirlo raccontare per farsi venire il mal di mare e infatti il giornalista glielo chiede ma lei, ridendo nega, «anche se a casa – dice – sto il più possibile sdraiata a letto». Compensa. «Proprio per questo sono una ragazza tranquilla. Pigra. Undici mesi all'anno mi tuffo 60 o 70 volte al giorno, uno lo passo nel massimo relax. Faccio tutto con calma, divento un bradipo».

Tania Cagnotto è simpatica, spontanea e autoironica. Tuttavia, mi piace soprattutto per la maturità eccezionale che dimostra e grazie alla quale può valutare i risultati nello sport in modo obiettivo, senza drammi o recriminazioni. Il quinto posto a Pechino non è per lei una delusione anche se molti provano a insinuarlo. «Tutti volevano una medaglia, io sapevo che l'avrei presa se non sbagliavo e le altre invece sì. Non è successo, sono arrivata quinta. Non è andata male».

La maturità però Tania la dimostra anche per tutto ciò che riguarda il suo modo di vivere in generale.
Nessun grillo per la testa. Niente gossip: frequenta solo tuffatori. «Provate voi a vivere in un mondo di tuffatori…». Non che i comuni mortali non abbiano speranze, ma il suo uomo-ideale «Dev'essere almeno sportivo nei modi anche se – ammette – le persone normali sono più mature».
Ora è impegnata con Dell'Uomo, un tuffatore ovviamente, ma non la vedrete mai a parlare di sesso alle Iene. «A me interessa il lato sportivo, anche se so che ormai non frega più niente, che vogliono sapere solo della tua vita privata. Ma sta a te dire no».
In tv parteciperebbe solo a Ballando con le stelle, l'unico reality che le corrisponde. Le piace la trasmissione e le piace il ballo ed è bravissima nella salsa grazie a un ex-fidanzato cubano, ma per il resto dice di essere "un disastro". Quest'anno, benché invitata, non ha potuto per gli impegni sportivi, tra cui anche i Campionati di Torino a cui altre hanno rinunciato per pensare solo ai Mondiali di Roma.
«Come facevo a dire no ai campionati di casa e per di più nella città di mia nonna Elda?» ieri regolarmente in tribuna con tutti i suoi magnifici e candidi 86 anni.

Parla senza peli sulla lingua anche quando le si chiede dei suoi guadagni. «Ora guadagno bene, in media 70 mila euro lordi all'anno. Tanti in assoluto, pochi se pensi a un calciatore. Per questo dico che non si vive di tuffi. Io non avrò rendi¬ta, dovrò pensare al dopo». «Non ora però: ho già da pensare ai quattro anni che mi separano da Londra. Ma dopo lo farò».
I suoi prossimi grandi impegni sono i Mondiali di Roma. Ancora davanti al pubblico di casa. E lei non darà tutto ciò che potrà, come al solito. «Rispetto agli ultimi Mondiali nessuna atleta s'è ritirata… Ci sono due bronzi consecutivi da difendere. Ho preparato un tuffo più difficile per partire alla pari con le altre. Ci provo».

Come prova 60-70 volte al giorno il brivido del tuffo per acquisire l'automatismo del movimento a cui non potrà pensare in gara, dove in un secondo ci si gioca tutto. Una vita in un secondo, ma non si stanca mai?
«Se me lo chiedevate dopo le Olimpiadi – dice sincera come al solito – forse avrei risposto di sì. Ora no. E' la mia vita».

Un difetto però ce l'ha anche lei: non ama internet e le nuove tecnologie. Vabbé, nessuno è perfetto.

Lascia un commento

Vacanze in agriturismo: trend dell'estate, come scegliere la meta

Insalata depurativa

Leggi anche
Contentsads.com