Nei pericolosi: come riconoscerli

Quando un neo si ritiene pericoloso? Scopriamo come riconoscere i nei pericolosi.

Con la stagione calda e i vestiti più corti è facile notare sulla nostra pelle dei nei che durante l’inverno erano rimasti nascosti, non avevamo mai visto o non ricordavamo avere quel tipo di forma, colore e dimensione. E’ bene tenerli sempre sotto controllo. Come riconoscere i nei pericolosi?

Nei pericolosi: come riconoscerli?

La modifica di un neo è normale, perché anche loro nascono, crescono e cambiano. Ma è quando queste macchie si trasformano troppo velocemente o hanno un aspetto “anomalo” che è importante non sottovalutare la potenziale pericolosità del neo.

Potrebbe trattarsi infatti di qualcosa di più grave: un melanoma, tumore della pelle aggressivo ma che, in molti casi, può essere curato se diagnosticato nella sua fase iniziale.

Ecco perché è fondamentale tenere sotto controllo, seguendo due modalità:

L’autocontrollo, secondo la regola dell’ABCDE;

visite specialistiche periodiche unite alla mappatura dei nei, esame semplice e indolore che permette di monitorare lo stato dei nei e individuare quelli problematici.

Generalmente la presenza di un neo sulla pelle non rappresenta un problema, così come è fisiologico che una stesso neo nel corso della vita si modifichi o che ne compaiano di nuovi. Bisogna però prestare attenzione quando la comparsa o il cambiamento di un neo sono improvvisi, perché potrebbero essere il segnale d’insorgenza del melanoma.

I campanelli d’allarme che andrebbero sempre tenuti sotto controllo sono:

Asimmetria del neo diviso mentalmente in due parti;

dimensione del neo superiore a mezzo centimetro di diametro;

colore non omogeneo e non uniforme;

quantità superiore ai 100 nei.

Controllo dei nei: il metodo ABCDE

Tenere sotto controllo l’evoluzione dei nei è il primo passo per prevenire l’insorgenza di un melanoma. Per questo motivo è fondamentale sottoporsi periodicamente a visite specialistiche dermatologiche.

Inoltre, è importante che ciascuno esegua l’autocontrollo con il metodo ABCDE, che tiene conto di alcuni fattori: asimmetria, bordi, colori, dimensione ed evoluzione.

A come Asimmetria: un neo sospetto ha una forma irregolare e mostra delle asimmetrie.

B come bordi: i bordi sono frastagliati, irregolari e danno al neo la forma di una mappa.

C come colore: generalmente i nei sono color marrone testa di moro uniforme. In caso di macchie scure che presentano sfumature o altre gradazioni come rosso, rosa, bruno, nero e persino blu, è necessario indagare con l’aiuto di uno specialista.

D come dimensione: è consigliabile controllare i nei la cui grandezza è maggiore a 6 mm.

E come evoluzione: sottoporsi al controllo specialistico se nel corso del tempo si nota una variazione repentina di dimensioni, forma, spessore e colore.

Quando uno di questi parametri è in dubbio è consigliabile rivolgersi al consulto di un dermatologo che saprà individuare la natura della macchia grazie a una visita specialistica dermatoscopica, o mappatura dei nei.

Mappatura dei nei

L’esame dermatoscopico è l’indagine indispensabile che permette di monitorare, nel corso del tempo, lo stato dei nei e di tutte quelle macchie che potrebbero mostrare caratteristiche sospette.

Si esegue mediante il dermatoscopio, uno strumento che ingrandisce e illumina anche strutture poste subito al di sotto della superficie cutanea altrimenti non visibili a occhio nudo, e che permette all’esperto di valutare in modo accurato eventuali modifiche strutturali e cellulari.

Oggi esistono strumenti di analisi con tecnologie avanzate che permettono di eseguire diagnosi ancora più accurate e precise.

Le informazioni raccolte durante l’esame vengono analizzate ed eventualmente archiviate per poterle confrontare con gli esiti dei futuri controlli effettuati sui nei sospetti, come ad esempio quelli con struttura irregolare visibile anche a occhio nudo.

Scritto da Chiara Sorice

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