Resisto dunque sono. Da Cristian Zorzi a Giovanni senza Aldo e Giacomo

Per la rubrica Sportivamente – pensieri e parole sullo sport questa settimana ospitiamo due personaggi davvero singolari.
Si tratta infatti di Cristian Zorzi, Medaglia d'oro alle Olimpiadi di Torino 2006 e Campione del Mondo a Sapporo l'anno successivo, e Giovanni Storti, comico del trio Aldo-Giovanni-e-Giacomo, eccezionalmente senza i compagni di vita e lavoro.

Se vi state chiedendo che avranno mai in comune un campione di sci e un campione della risata è presto detto: entrambi sono rimasti folgorati dallo stesso libro, "Resito dunque sono" (Corbaccio, 2007), dello psicologo dello sport Pietro Trabucchi, tanto da farne diventare i principi uno stile di vita personale.

Il libro parla del concetto di resilienza, cioè della capacità di resistere allo stress, di superare gli ostacoli e di rimanere motivati nel perseguire i propri obiettivi.
"Ora sappiamo con certezza che gli esseri umani sono stati progettati per affrontare con successo difficoltà e stress. – scrive Trabucchi nel libro – Discendiamo da gente che è sopravvissuta a un'infinità di predatori, guerre, carestie, migrazioni, malattie e catastrofi naturali e che ci ha trasmesso i propri geni. In questo campo siamo quindi molto più forti di quanto generalmente si creda."
"Sarebbe una buona notizia, – continua l'Autore – se non fosse che oggi, tra le tante promesse da rotocalco, c'è posto più per chi parla di «eliminare lo stress». Non solo ciò è impossibile, ma sarebbe anche inutile: noi siamo costruiti per convivere quotidianamente con lo stress. A questo scopo possediamo dentro di noi, come un dono, questo insieme di risorse che abbiamo ereditato dal passato. E che si chiama appunto «resilienza» o resistenza psicologica."

La resilienza è dunque una caratteristica psicologica che tutti sappiamo esistere e che potenzialmente tutti abbiamo, ma che spesso non sappiamo definire e soprattutto attivare.
"Credo che oggi nel nostro mondo ci sia bisogno di molta resilienza" scrive Zorzi nella prefazione del libro, spiegando che per lui l'idea estremamente interessante espressa da Trabucchi è che "la resilienza si possa costruire, allenare e soprattutto insegnare  alle nuove generazioni".
"Se lo sport deve servire per dare qualcosa di buono ai giovani, – deduce infatti Zorziquesta potrebbe essere la strada. Dai campioni dello sport e dalle loro storie possiamo apprendere tecniche e metodologie per portare nella vita – nella scuola, nel mondo del lavoro, nel quotidiano – la capacità di essere resilienti. È il mio augurio."

Augurio che ha preso alla lettera anche Giovanni. infatti Fabio Fazio per parlargli appunto di questo libro e siccome grazie alle teorie di Trabucchi si è messo in testa di partecipare a un'impresa "folle" per uno che non è uno sportivo professionista, è andato a raccontarlo a Chetempochefa insieme all'Autore, ora anche suo personal trainer … mentale.
Quello visto ieri in trasmissione in effetti era un Giovanni completamente diverso da quello a cui siamo abituati, non si sa se per questa sua nuova filosofia di vita o per la mancanza degli altri due, a proposito di cui ha detto che in effetti leggere il libro, inizialmente doveva essere un "resisto a loro due", ma di pagina in pagina è diventato un "resisto anche senza di loro".

Battute a parte, l'impresa che Giovanni si appresta a fare è tutt'altro che da ridere. Certo non è proprio un novellino quanto a salti mortali, visto che ha studiato e poi insegnato acrobazia teatrale alla Civica Scuola D'Arte Drammatica di Milano, dimostrando anche in seguito le sue doti ginniche nei film da lui interpretati. Tuttavia, qui si sta parlando di partecipare a due prove durissime che si svolgono in Marocco: il Toubkal trail, l'unico che raggiunge la vetta del Toubkal 4.163 metri, l'unico con 9.000 metri di dislivello positivo e l'unico da 125 km; e la Toubkal marathon, da 42 km, che raggiunge la vetta del Toubkal 4.163 metri e 3.313 metri di dislivello positivo.

"L'unico che – come ha sottolineato ironicamente anche Fazio – ti offre: assicurazione per recupero in elicottero ed eventuale ricovero in clinica a Marrakech, supporto preparazione mentale e fisica a cura di (pietro trabucchi), supporto in loco di personale medico specializzato (anche per l'alta quota – pagani marco c.n.r.)…"

Il comico ha chiamato Un'offerta incoraggiante giusto per un masochista, però la manifestazione si aprirà il 6 di ottobre 2009 a Marrakech "con la distribuzione pacchi gara e pettorali e un grosso buffet che darà al via al brefeng della corsa." A vabbé, allora sarà questo a convincere tanti a partecipare!
Intanto si sa già che Francesco Galanzino, Marco Olmo, Corinne Favre, Maurizio Scilla ci saranno senz'altro in quanto Special Guests dell'evento. Ma, ospite d'onore, col pettorale numero uno ci sarà proprio lui, Giovanni Storti, il comico più atletico del mondo, se sopravvivrà all'evento.
I fan del trio possono stare comunque tranquilli: Giovanni ha preso la cosa molto seriamente e si sta allenando sotto la guida del dottor Trabucchi che, tra una battuta e l'altra, ieri sera ha confermato che "resisto dunque sono" non è un motto per amanti del No-limits in cui lui non crede assolutamente. Al contrario, è, e deve essere, il credo di chi fa un profondo lavoro su se stesso per capire chi è e quali sono i suoi limiti da tenere in considerazione quando ci si pone un obiettivo e si mettono in atto le strategie per raggiungerli.

Che dire?! Giovanni sii resiliente!

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