Rimettiamoci in forma per l'estate – I limiti del bodybuilding

di Gianfranco Di Mare

Performance Engineer

Gli sport non sono tutti uguali fra loro. Non lo sono, naturalmente, in termini di sensazioni e di divertimento, ma neache a livello fisiologico. Quando si sceglie l’attività fisica da praticare si dovrebbe tenerne conto.

Naturalmente il vero problema è che non abbiamo, solitamente, la competenza per scegliere sulla base di valutazioni – per così dire – valide…

Il piacere di praticare una disciplina è una motivazione molto forte, e da sola può dare ragione di buona parte delle valutazioni che si fanno. Ma cosa succede a livello delle fisiologie coinvolte?

Molti pensano che i muscoli, in fondo, siano sempre muscoli… be’, non è così. Il volume muscolare, sebbene considerato dai più (a ragione, ce lo insegnano i nostri padri greci) un aspetto “bello”, da solo non avrebbe senso. Un muscolo meglio disegnato di un altro non garantisce, di per sé, una migliore prestazione atletica. E, se ne garantisce una, potrebbe non garantirne un’altra, di tipo differente!
Il motivo di questa strana situazione va ricercato nel fatto che lo stimolo fisico è sempre allenante in maniera specifica.

Se è vero, quindi, che chi pratica un’attività fisica con una certa intensità ha – genericamente – prestazioni migliori dei sedentari, per cui può sembrare che l’allenamento produca comunque risultati, la vera differenza si vede tra due persone che si allenano in modo diverso: allora la specificità dell’allenamento salta all’occhio.

È abbastanza intuitivo che tra un lanciatore di martello ed un fondista, in una gara di corsa di cinque chilometri vinca il fondista ed in una gara di sollevamento pesi vinca il martellista. Un po’ meno intuitivo è, invece, che tra un martellista ed un culturista che si allena al lancio del martello facendo solo tecnica (senza cioè allenamenti speciali), nel lancio del martello vinca sempre il martellista anche se il culturista è più grosso.

Ho scelto questo esempio perché di tutte le specialità dell’atletica legera il lancio del martello è quella che richiede le maggiori percentuali di forza, ed il bodybuilder di forza ne ha da vendere. Ma, per l’appunto, la forza che si sviluppa col bodybuilding è molto diversa dalla forza che serve al martellista, o al giocatore di volley, o al ciclista.

Bisogna, in altri termini, sfatare quel mito degli anni ’70-’80 – tanto caro a chi il bodybuilding lo vende – che questa forma di allenamento sia “la regina di tutti gli sport”, o la “propedeutica per eccellenza”.

Naturalmente, la specificità non va solo a scapito del bodybulding: se volete scalare montagne senza attrezzi, praticare ciclismo vi servirà a ben poco (fermo restando che un ciclista si troverà probabilmente meglio di un sedentario assoluto!).

Se volete stabilire quale attività sportiva fare, come allenarvi, è probabilmente il caso che continuiate a seguire i post seguenti… Intanto, scaldatevi!

Image courtesy microgate.it

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