Rimettiamoci in forma per l'estate – Vestiti o svestiti?

di Gianfranco Di Mare

Performance Engineer

 

L’abbigliamento durante gli allenamenti è uno di quei campi nei quali l’essere umano mostra la più grande varietà di soluzioni. C’entrano le mode, certo, ma anche convinzioni personali su cosa sia cool o cosa sia meglio.

Come trainer ho visto di tutto, dalle ragazze che fanno ginnastica coi collant a chi corre all’alba a cinque sotto zero in pantaloncini…

Certamente i tessuti naturali sono più adatti al contatto con la nosta pelle e funzionano anche meglio da un punto di vista ecologico e meteorologico. Alla fine, a meno che non faccia veramente freddo, la cosa migliore è sempre il vecchio cotone.

L’abbigliamento sportivo ha diverse funzioni:
Aiutare i muscoli ad arrivare alla temperatura di funzionamento ottimale quando siamo ancora non ben riscaldati; Proteggerci dal freddo eccessivo; proteggerci dai colpi di vento che possono raffreddarci di colpo, o mettere a dura prova il nostro sistema immunitario; Proteggerci dal calore diretto del sole (i beduini vestono di lana, perché è molto più termoisolante del cotone); Proteggerci da asperità esterne (cespugli, spine, insetti ecc.); Minimizzare le perdite idriche e saline (sudore); Favorire, in tutto ciò, la traspirazione e lo scambio di calore con l’esterno.
Queste valutazioni sono sempre relative alle condizioni del momento, per cui se ci sono 38 gradi all’ombra e 90% di umidità il rischio di raffreddare i muscoli non si corre di certo (ma perché allenarsi, dico io… )

Qualcuno, quando si allena, si copre pesantemente per sudare di più e perdere chili. Abbiamo detto più volte che non è una buona idea, e per parecchi motivi. La linea guida è, quindi, di coprirsi sempre il meno possibile (cercare, cioè, la minima copertura che ci dia il massimo del comfort e della performance).

Solitamente si parte, quindi, normalmente coperti, per scoprirsi gradualmente durante il lavoro quando opportuno (ad esempio se fa caldo, non c’è vento ecc.). Se il tempo è bello e senza vento, niente ci impedirà di mantenere il medesimo abbigliamento (leggero) per tutta la durata dell’allenamento.
Può essere una buona idea, invece, se siamo all’aperto, aver la possibilità di coprirsi alla fine dell’allenamento. Non c’è alcun motivo di stressare inutilmente il sistema immunitario, specie se tira vento.
Una cosa tipica che succede è che quando si corre (o si pedala, o si pattina ecc.) a favore del vento il vento… non si sente (i velisti dicono che il vento relativo è nullo); quando ci si ferma, di colpo si viene investiti dal vento… assoluto! Peggio ancora se, invece, si inverte la direzione: in quel caso la percezione del vento relativo può raddoppiare. Sappiate regolarvi!

Ci sono, poi, circostanze nelle quali non si è tanto liberi di cambiarsi in… corso d’opera: ad esempio quando si partecipa ad una gara su strada (o comunque si corre su strada) e non c’è un collaboratore che ci segue in bici o in macchina. In queste circostanze, se c’è la necessità di cambiarsi durente la gara, gli atleti scelgono di solito due strade: se fa un po’ freddo restano in tuta fino all’ultimo momento, poi si spogliano e partono (se fa molto freddo il loro abbigliamento sarà comunque adatto: maniche lunghe, calzamaglia). Se si prevede la necessità di togliersi indumenti durante la gara e non c’è supporto logistico, ci si veste di solito con cose vecchie, sacrificabili, e semplicemente le si lascia per strada.

Qualche nota tecnica:

Evitate il sintetico a contatto con la pelle, soprattutto in caso di indumenti particolarmente attillati quali collant e calze.

Quando corrono, le ragazze preferiscono usare un reggiseno abbastanza tecnici (spalline larghe, coppe rinforzate, fibbie… intelligenti, niente pizzi o merletti che a lungo andare possono essere abrasivi… le maratonete mi capiranno al volo) per evitare ripercussioni dolorose, soprattutto se le dimensioni del seno sono generose e per distanze piuttosto lunghe. Qando ci si allena al chiuso, però, e non si prevede di fare molti saltelli (ad esempio allenandosi coi pesi, o in bicicletta) io consiglio sempre alle mie allieve (se si sentono a proprio agio) di stare senza: è bello allenarsi senza una fascia elastica che ci stringe le costole!

Quando tira vento freddo, una leggera tuta in sintetico compatto sopra gli indumenti di cotone è eccellente perché impedisce all’aria di penetrare: molto meglio di diversi strati di cotone, la cui trama è comunque facilmente penetrabile dal vento.  Comunque, non coprirsi tanto quando fa freddo (soprattutto se non c’è vento, e se il gesto tecnico non è impegnativo e non prevede movimenti bruschi o scatti repentini) è una mera questione di gusti e di abitudini. Per chi corre, ad esempio, è molto più importante proteggere bene il busto (petto e addome) che le gambe: è lì che “prende” il freddo. E se non avete una tutina sintetica… giornali sotto la tuta, come ai bei tempi!

Se vi allenate – o gareggiate – sotto al sole, vestitevi di bianco e portate un berretto (magari con la visiera all’indietro, per coprire la nuca). Meglio se il berretto è traforato o comunque ha delle fessure: sono assicurati il ricambio d’aria e l’ombra! A proposito di beduini, se il sole è davvero feroce, la cosa migliore è vestirsi di indumenti (molto leggeri) bianchi e lunghi, che coprono tutto il corpo: in questo modo massimizzeremo la riflessione dei raggi solari e ridurremo l’aumento della temperatura corporea. Notate, però, che all’aumentare dell’umidità ambientale gli indumenti lunghi diventano sempre più fastidiosi: ad un certo punto il gioco potrebbe non valere la candela.

Quando invece piove e vi allenate all’aperto non esagerate con gli strati: se lo strato esterno non è impermeabile, qualsiasi cosa indossiate sarà comunque fradicia entro pochi minuti. Visto che con la pioggia l’umidità esterna aumenta, è opportuno invece stare leggeri, perché avremo più difficoltà con la sudorazione: una tutina leggera (o pesante se fa freddo) ed una tutina impermeabile sopra. Oppure scegliete la strada della.. full immersion, che ha il suo bello, spogliatevi e… cantate nella pioggia!

Ricordo a chi sia interessato che la serie di articoli sul rimettersi in forma è iniziata qui!

Buon allenamento a tutti!

Image courtesy ryanair.com

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