Cavolo nero e vitamina K: tutto quello che c’è da sapere

Il cavolo nero è ricco di vitamina K: tutti i consigli per inserirlo correttamente nel proprio piano alimentare.

Fino al Medioevo, il cavolo nero era una delle verdure più comuni in tutta Europa. Ne esistono molte varietà e al momento sembra sia tornato in voga, apparendo in molte ricette, così come in riviste e siti dedicati al benesse. Non è però un caso, dato che per 36 calorie, sono contenuti 5 grammi di fibre, il 200% dell’apporto giornaliero di vitamina C, il 180% della vitamina A, il 40% di magnesio, così come 45 tipi di flavonoidi antiossidanti. Andiamo a scoprire come consumarlo e quali sono i suoi vantaggi.

Cavolo nero e vitamina K

Conosciuto anche come cavolo toscano o lacinato, presenta delle foglie lunghe e sottili ed è simile nella texture alle verza. Ha un colore bluastro, che durante la cottura diventa verde con qualche striatura d’argento. Può essere usato come il resto dei cavoli, aggiungendolo ai piatti per dare un gusto in più, anche se rispetto ai suoi parenti ha un sapore più delicato. Per fortuna, è disponibile tutto l’anno, a differenza del cavolo che cresce da aprile a settembre. Per conservarlo, si consiglia di metterlo in un sacchetto di plastica nel frigorifero.
Come fare per prepararlo? Innanzitutto dovete scegliere le foglie più verdi e con lo stelo rigido. Lavatele bene avendo cura di rimuovere la terra e le parti danneggiate. Se gradite, tagliatelo a pezzetti. Lo potete stufare o farcire, oppure aggiungetelo agli smoothies o ai frullati, nel purè, nelle zuppe, nella pasta o nelle torte salate. Oppure ancora potete tagliarlo a fettine e passarlo in forno per uno snack alternativo: le kale chips, ovvero delle patatine di cavolo nero, molto di moda tra le celebrities. Infine, potete utilizzare le foglie crude nelle insalate.
Attenzione però a consumare cavolo nero se soffrite di calcoli renali, dato che contiene ossalati. Questi infatti interferiscono con l’assorbimento del calcio, di cui è ricco questo ortaggio. Perciò, è meglio se l’apporto giornaliero di questo nutriente viene assunto in un pasto indipendente da quello in cui si consuma il cavolo nero.


Perchè il cavolo nero è così di moda ultimamente? Perchè è una delle verdure più nutrizionalmente dense di componenti, in particolare contiene 10 volte l’apporto giornaliero raccomandato di vitamina K, fondamentale per la salute delle ossa e del cuore, è antinfiammatoria e riduce il rischio di diabete. Secondo uno studio europeo del 2005, chi consuma almeno settimanalmente questo tipo di verdura ha il 72% in meno di sviluppare un tumore al polmone e due anni dopo si è scoperto che i non fumatori che ne mangiavano almeno due o tre porzioni crude al mese avevano il 73% in meno di rischi di contrarre il tumore alla vescica. I benefici di questa vitamina arrivano fino al cervello. Infatti, rallenta il declino cognitivo per gli over 65 in una percentuale del 40%, ma in questo caso si consiglia di mangiarlo giornalmente. Ancora meglio se il cavolo nero è accompagnato da broccoli e altri tipi di cavolo. Infine, la vitamina K può aiutarvi nella lotta contro il colesterolo, poichè aiuta ad espellerlo dalle vostre arterie. Se consumato crudo ne abbassa la concentrazione ed è ancora più efficacie se cotto al vapore per 5 minuti.

Bisogna inoltre tenere conto che questa vitamina è fondamentale per la produzione della protrombina, la proteina chiave nella coagulazione del sangue. Se vi è però stato prescritto un anticoagulante con warfarina, dovete evitare di consumare troppo cavolo nero. Infatti, questa componente lavora con la vitamina K presente nel vostro corpo e una variazione nell’assunzione potrebbe causarvi qualche problema di salute. Perciò, prima di prendere qualsiasi decisione riguardo al cambiamento della vostra dieta, è consigliabile consultare il vostro medico. Per il resto, avanti col cavolo nero!

Scritto da Redazione Online

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