Effetti speciali a Pechino: dirigerà Cai Guo-Qiang

Come si dice, anche il contorno è importante e le Olimpiadi da parecchi anni puntano molto sugli eventi "collaterali" alle gare sportive. Le capacità della Nazione ospitante e quindi il successo o meno di un'Olimpiade e si vedono anche da questi eventi, in particolare dalle feste di apertura e chiusura dei Giochi che coinvolgono tutti i partecipanti e che nelle idee degli organizzatori dovrebbero essere spettacoli nello spettacolo capaci da soli di ricompensare del prezzo del biglietto e della fatica di essere andati fin lì. La festa di apertura è un po' come un biglietto da visita che tutto il mondo guarderà ed è quindi chiaro perchè la scelta della persona che se ne dovrà occupare non possa essere affidata al caso. Per gli intenditori non sarà perciò una sorpresa sapere che a ideare e dirigere la parte coreografica dell'Olimpiade di Pechino sia stato messo Cai Guo-Qiang, uno dei pochi artisti cinesi che hanno guadagnato la fama internazionale ben prima che scoppiasse la dilagante china-mania attuale, grazie alle sue spettacolari installazioni e azioni spesso legate all'ambiente e al paesaggio, con esplosioni e fuochi d'artificio.Questo artista è noto per le sue spettacolari installazioni su larga scala specificamente concepite per gli spazi scelti, che affrontano tematiche politiche e sociali e per le quali alla fine del 2007 gli è stata attribuita la vittoria alla settima edizione dell'Hiroshima Art Prize.
Il premio istituito nel 1989, nasce infatti come manifestazione triennale con lo scopo di diffondere nel mondo l'aspirazione alla pace della città che per prima nella storia fu vittima, il 6 agosto 1945, di un attacco atomico. Per vincerlo basta "solo" superare una serie di nomination su una lunga lista di papabili altrettanto meritevoli. Grazie alle segnalazioni di un primo comitato composto da critici, curatori e direttori di musei di differenti paesi e alla selezione di un secondo comitato di critici, curatori e direttori di musei giapponesi, viene scelto infatti un vincitore a cui viene dedicata una mostra personale presso gli spazi del Museo d'Arte Contemporanea della Città di Hiroshima. I vincitori delle precedenti edizioni erano stati Issey Miyake (1989), Rober Rauschenberg (1992), Nancy Spero & Leon Golub (1995), Krzysztof Wodiczko (1998), Daniel Libeskind (2001), Shirin Neshat (2004).

Per Cai GuoQiang questo è quindi un momento d'oro, se mai ci fosse stato bisogno di conferme. A breve chiuderà una sua grande mostra personale al Guggenheim Museum di New York e per quanto riguarda l'Italia, sarà ospitato fino al 28 settembre 2008 nella collettiva God & goods – Spiritualità e Confusione di Massa , una mostra che vuole presentare la spiritualità e il concetto del sacro attraverso le interpretazioni di trenta artisti contemporanei.

Per cui se qualcuno ha fretta di avere almeno un'idea di cosa ci aspetterà per la giornata d'inizio dell'attesissima apertura di Pechino 2008 non avrà che da andare a fare un giro al Centro d'Arte Contemporanea di Villa Manin di Passariano a Codroipo (UD).

Fonte: Exibart

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