Il Martirio di San Lorenzo non è di Caravaggio

È durato davvero poco l'illusione di aver trovato un nuova opera del Caravaggio proprio nell'anno delle celebrazioni per i 400 anni dalla sua morte.

Secondo Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, "Il livello qualitativo della tela che si conserva nella sagrestia della Cappella dei Nobili al Gesù di Roma è modesto." E, nonostante non sia il primo esperto a esprimere dubbi sull'Autore dell'opera, le sue motivazioni suonano stranamente come una sentenza definitiva.
"Bella l'idea del san Lorenzo drammaticamente dialogante sulla graticola del suo martirio, suggestivi i ceffi dei manigoldi impegnati nell'esecuzione atroce. Poi però guardi da vicino e vedi mani prospetticamente sbagliate, anatomie goffe e disarticolate nei nudi in secondo piano sulla destra, panneggi incerti, stesura pittorica inadeguata" spiega infatti all'Osservatore Romano, lo stesso che il 18 luglio aveva dato notizia del ritrovamento suscitando "una subitanea fiammata di curiosità caravaggesche".

Come tutto ciò che riguarda Caravaggio: basta nominarlo e si richiama l'attenzione di un pubblico numeroso, come avevamo visto anche per la teca coi suoi resti. E, infatti, una smentita così categorica, a così breve distanza di tempo dal "ritrovamento" e senza nemmeno bisogno di accertamenti tecnici, non può non far pensare all'ennesima trovata pubblicitaria per promuovere i vari eventi celebrativi. Ma, appunto, non ce ne sarebbe bisogno. L'indiscutibile genialità, la storia, ma soprattutto la personalità di Caravaggio sono motivi più che sufficienti per convincere anche un pubblico meno esperto a partecipare a qualsiasi iniziativa lo riguardi. Non credo sia un bene: anche nell'arte preferirei, infatti, un pubblico più selettivo e attento a non lasciarsi condizionare dalla pubblicità perché non è necessariamente garanzia di qualità. E in questo momento di crisi premiare chi mette in piedi eventi di dubbia qualità, vuol dire far "morire" chi invece ha davvero a cuore la sorte della cultura italiana e vorrebbe salvaguardala e metterla a disposizione di tutti.

In ogni caso, non potendo dimostrare che di trovata pubblicitaria si tratta, non posso far altro che riportarvi i fatti. E questi dicono che Paolucci non lascia margini a dubbi circa il dipinto ritrovato a Roma.
"In questo 'Martirio di san Lorenzo', – spiega al quotidiano della Santa Sede – la qualità non c'è, mentre in Caravaggio c'è sempre e altissima anche quando (si pensi all'Amorino dormiente o al Wignancourt di Palazzo Pitti) egli usa il massimo della sprezzatura e il minimo delle risorse espressive. La mia opinione – conclude sibillinamente – è che si tratti di una copia antica da un'originale non di Caravaggio (altrimenti ce ne sarebbe traccia nelle memorie documentarie e nelle fonti) ma piuttosto di un suo 'creato', forse di ambito napoletano, alla Battistello Caracciolo".

"Insomma un caravaggesco di qualità, negli anni fra i Venti e i Trenta del XVII secolo, che ha voluto dare al Martirio di san Lorenzo la smagliante evidenza del Vero, il valore esemplare in certo senso catechetico del martirio e che essere stato comunque notevole ma di cui oggi resta solo la memoria attraverso questa tela, oggettivamente modesta, perché l'originale per qualche ragione è andato perduto."

Fonte: Adnkronos

Lascia un commento

Mangiare proteine: carne o pesce?

Dipinti e lacrime, storie di gente che ha pianto davanti a un quadro

Leggi anche
Contentsads.com