Influenza suina: diamo un aiuto al nostro sistema immunitario

L’influenza suina sbarca in Europa: un caso accertato in Spagna, due in Scozia e altri sospetti. Negli Stati Uniti i casi accertati sono 40 ed è già stato d’allarme. L’OMS alza il livello di guardia. Ma come fare a riconoscere l’influenza suina? I sintomi dell’influenza suina sono simili a quelli della classica influenza che solitamente colpisce in inverno: febbre, affaticamento, inappetenza, mal di gola, tosse, raffreddore, nausea, vomito e diarrea. Siamo in attesa di ulteriori evoluzioni e nel frattempo perché non sfoderare le armi che la natura ci ha concesso in dono, aiutando il nostro organismo a stimolare le sue difese immunitarie?

Non facciamoci mancare la miracolosa pianta degli Indiani d’America: l’echinacea. Possiamo gustarla in deliziosi infusi oppure in tintura madre da assumere 2/3 volte al giorno nella misura di 40 gocce diluite in poca acqua per 2/3 mesi. Per i bambini possiamo acquistare in erboristeria o in farmacia preparati a base di echinacea mista ad altri prodotti ad azione immunostimolante come la propoli. La propoli è un toccasana anche per gli adulti. Possiamo ricorrere, inoltre, all’omeopatia con il nostro caro “antibiotico”: l’Oscillococinum da assumere nella misura di una dose a settimana proprio come abbiamo fatto in preparazione della cattiva stagione. Io che sono amante degli oxiprolinati, mi darò a una terapia a base di Oximix 1un potente antinfettivo a base di minerali come Manganese, Rame e Zinco: un misurino la mattina con la colazione. Non dimentichiamo l’antibiotico naturale per eccellenza: l’aglio, comodo e reperibile al supermercato anche in gellule così da evitare la reclusione a vita fra le mura domestiche,  causa alito pestilenziale.

Prevenire è nostro diritto ma non dobbiamo comunque farci prendere dal panico: la situazione – dicono – è sotto controllo.

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