Piegamenti per tutti!

La terza possibilità che abbiamo per ridurre lo sforzo – ed aumentare le ripetizioni – nei piegamenti delle braccia (le famose flessioni delle braccia) a terra consiste nel cambiare l’angolo di inclinazione dell’intero corpo.
Se – ad esempio – facciamo l’esercizio poggiando le mani sul bordo di un divano (mentre i piedi restano a terra) otteniamo una riduzione notevole del lavoro compiuto. Il parmetro da osservare è l’inclinazione del piano di lavoro, che è poi il piano ideale che passa per i piedi e per le mani. In particolare, per un’inclinazione di 30° rispetto al pavimento ridurremo lo sforzo all’87% circa; a 45° al 70% circa ed a 60° al 50%, metà dell’originale.

In realtà non possiamo essere così accurati nelle stime, e per una serie di ragioni: il peso del corpo è distribuito e non concentrato in un punto, non siamo mai perfettamente rigidi durante l’esecuzione, la posizione non è mai uguale ad ogni allenamento… soprattutto, quando facciamo l’esercizio (anche a terra), visto che c’è una cerniera (il corpo ruota attorno ai piedi, o alle ginocchia), l’angolo di lavoro varia comunque nel corso di una singola ripetizione. Tuttavia non è necessaria una grande accuratezza, i parametri guida di chi si allena sono durata – velocità – densità – recupero…

Il minimo sforzo, per chi comincia proprio da zero o è reduce da un infortunio e deve andarci piano, si ottiene facendo l’esercizio contro un muro, coi piedi – ad esempio – a circa due piedi di distanza dalla parete. A dire la verità, lo sforzo in assoluto minimo si ottiene combinando le due tecniche di riduzione che abbiamo consigliato in questi giorni, ed eseguendo l’esercizio in ginocchio contro il muro.
Per l’esecuzione a muro vi consiglio di abbassare la linea di spinta di una ventina di centimetri.

Con queste tecniche l’esercizio diventa davvero alla portata di tutti! Se lo praticate due-tre volte a settimana, con un buon riscaldamento, la forza aumenterà molto velocemente, permettendovi di arrivare alla versione tradizionale e farne un buon numero di ripetizioni.

Nel prossimo post ci occuperemo di qualche interessante variante di esecuzione, per chi vuole spremere dai piegamenti a terra quel qualcosa in più… Scaldatevi, intanto 🙂

Image courtesy fitnessweb.it

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