Una scienziata per Miss Italia

La bellezza femminile è tutto o nulla. Un giro a 360 gradi nell'universo donna che non più chiudere gli occhi davanti alle infinite sfaccettature dell'essere "l'altra metà del cielo". Belle sì, ma anche creative, intelligenti, impegnate in ogni campo della vita dal familiare al sociale, dal politico allo scientifico.

Miss Italia a caccia di nuovi canoni per definire il nuovo modello di bellezza femminile prende atto e si adegua, arricchendo la lista di titoli e fasce da assegnare con il 'Miss Italia Idea – International Award', un riconoscimento all'ideale funzione femminile in tutti i campi, "dalle arti alle scienze, dal volontariato all'imprenditoria, dall'impegno sociale ed umanitario alla ricerca, dallo sport alla medicina".

Non solo bellezza fisica, dunque, ma anche talento e originalità. Una novità che era già stata annunciata per le partecipanti al Concorso per incoronare la più bella della Penisola di quest'anno, le quali dovranno dimostrare, appunto, anche di saper fare e pensare, oltre che essere e apparire.

L'introduzione del nuovo premio ritaglia, però, un vero e proprio spazio, specifico per chi di mestiere fa altro e nella vita ha altre ambizioni che non siano sfondare nel mondo della moda o dello spettacolo come dimostra il percorso professionale di Annamaria Vezzani, una scienziata italiana dell'Istituto Mario Negri di Milano.
La studiosa si occupa da anni di epilessia, malattia spesso difficile da curare che colpisce soprattutto i bambini ed è lei la prima ad aggiudicarsi l'ambito premio promosso dalla Miren International – Miss Italia – missitaliachannel.rai.tv con il patrocinio del ministero per le Pari opportunità, di Unifem Italia – Fondo delle Nazioni Unite per lo sviluppo delle donne, dell'Osservatorio parlamentare europeo e del Consiglio d'Europa, "per aver ottenuto risultati molto importanti sia nello svelare i meccanismi che scatenano l'attacco epilettico , sia nel mettere a punto farmaci che sono attualmente in studio negli Stati Uniti e una terapia genica molto promettente."

Certo, la platea e il contesto non saranno quelli davanti i quali è abituata a presenziare di solito, ma c'è da scommettere che il 12 settembre saprà tirare fuori il carattere e la grinta che l'hanno portata a realizzarsi professionalmente. Nel corso di quella serata, infatti, le sarà consegnato il premio alla presenza del direttore dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano, Silvio Garattini.

Cosa? Una statuetta dalle forme femminili, il cui autore è manco a dirlo una donna molto nota e apprezzata nel suo campo, Laura Cretara, già responsabile artistica della Zecca di Stato italiana, nonché autrice della valuta da 1 euro.

Fonte: Adnkronos Salute

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