Emorroidi in gravidanza: come affrontarle

Emorroidi in gravidanza? Ecco cosa sono e come si può intervenire.

Le emorroidi sono un disturbo piuttosto comune, anche se in moltissimi casi chi ne soffre preferisce non rivolgersi al medico per un senso di pudore. Non sono un problema grave, tuttavia in alcuni periodi della nostra vita è bene prestare un’attenzione maggiore, per esempio durante il delicato periodo della gravidanza. In questo articolo vediamo bene che cosa sono e in che modo possiamo intervenire in modo efficace.

Emorroidi in gravidanza

Le emorroidi sono un disturbo comune e piuttosto diffuso: si stima che circa il 10% della popolazione mondiale ne soffra, in particolar modo chi ha più di 50 anni e chi vive nelle zone del mondo più sviluppate. E’ chiaramente un problema fastidioso, ma per fortuna è molto semplice da curare e prevenire. Naturalmente, come tutto quello che riguarda la nostra salute, non vanno sottovalutate: è importante intervenire nel più breve tempo possibile per evitare ripercussioni sulla nostra routine quotidiana.

Questo problema consiste nella dilatazione dei plessi venosi in corrispondenza dell’ano: qui ci sono cuscinetti pieni di vasi sanguigni che in determinate situazioni possono ingrossarsi diventando dolorose. Sono definite anche vene varicose perché sono simili a quelle che si possono trovare sulle gambe e possono essere interne o esterne. Troviamo quelle interne sopra gli sfinteri che permettono l’apertura del retto e sono visibili all’esterno solo durante i movimenti intestinali. Le emorroidi esterne invece sono visibili dall’esterno e sono collocate nel tessuto sottocutaneo degli sfinteri, sono rossastre o blu e in genere sono morbidi al tatto.

Nelle donne, essendo fisiologica una maggiore fragilità capillare, questo problema è molto frequente, ancora di più durante il delicato periodo della gravidanza. Durante la gravidanza infatti il sangue ristagna maggiormente nella zona dell’ano e i vasi sanguigni sono più fragili. In più, durante quel periodo, può intervenire anche la stitichezza: in questo caso lo sforzo a cui sottoponiamo la zona è tale da provocare l’infiammazione dei cuscinetti venosi. Nel primo trimestre, inoltre, il corpo della donna è sottoposto ad un aumento dei valori ormonali che provoca lassità venosa in tutto il corpo ed anche nella zona anale. Il primo sintomo di questo problema è il forte dolore, quelli più comuni sono: piccola perdita di sangue ad ogni emissione di feci, prurito, irritazione e un senso di peso rettale.

Emorroidi cure

Naturalmente il medico potrà prescrivere dei farmaci per risolvere queste disturbo. Se il dolore risulta insopportabile, è bene rivolgersi ad un esperto immediatamente. Ci sono comunque delle accortezze naturali che è bene seguire per facilitare la guarigione. Fondamentale è l’idratazione: bisogna bere molta acqua, almeno 2 litri ogni giorno. Nel caso di stitichezza, è bene aiutare il nostro corpo seguendo una dieta ricca di fibre e di sostanze di origine vegetale che sono un toccasana per la nostra digestione.

Tra gli alimenti consigliati, sicuramente va aumentato il consumo di frutta, in particolare sembrano un ottimo rimedio i kiwi ingeriti a digiuno. Sì a lavaggi con acqua tiepida e bicarbonato e prestare attenzione ai detergenti intimi che si utilizzano. Per favorire la circolazione sanguigna è necessario effettuare una quotidiana attività fisica, sì perciò a passeggiate, nuoto e ginnastica dolce.

Crioterapia

La crioterapia è una terapia molto efficace che permette di trattare questa patologia. Si interviene su singoli noduli e li si isola dalle mucose sane e questo permette l’assenza di punti di sutura e di cicatrici e l’intervento può essere eseguito in un’unica seduta. Su ogni nodulo si applicherà una sonda criogenica che lavora a -100° per circa 3 minuti. Al termine del trattamento, il paziente è in grado di tornare alla propria vita quotidiana, seguendo naturalmente le indicazioni del medico curante.

Intervento chirurgico

In alcuni casi è necessario ricorrere alla chirurgia per risolvere questo problema in modo permanente. Ancora oggi è una scelta che in tanti sono restii a fare, sia perché riguarda una parte del corpo particolarmente intima che perché, quando si pensa ad un’operazione, si hanno in mente quelle lunghe del passato. Per fortuna tanto la medicina quanto la chirurgia hanno compiuto passi da gigante, rendendo queste operazioni molto più semplici e veloci: l’intervento si esegue in anestesia locale, dura pochi minuti e al termine della giornata si può tornare tranquillamente a casa.

Emorroidi: migliori 5 rimedi

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In alternativa c’è la Crema di trattamento Hemo Treat, un nuovo prodotto per quelle sia interne che esterne e ragadi anali, formulato con una nuova sostanza attiva con carbonato di calcio e canfora.

Molto utile è il Cuscino per sedile terapeutico, che garantisce un comfort immediato e consente una seduta senza dolore oltre a favorire la corretta postura e a ridurre la pressione sul coccige. L’intercapedine centrale per la ventilazione evita la diffusione dei batteri e anche l’eccessiva pressione sui genitali e sulle natiche.

Troviamo poi le Compresse alla vite rossa, una confezione da 200 compresse per un totale di 400 mg di prodotto selezionato da agricoltura biologica. Si consiglia l’assunzione di 2 o 3 compresse al giorno durante i pasti.

Infine proponiamo un amazon’s choice, Omniven 500, con una formulazione innovativa e naturale che contribuisce a migliorare la fragilità capillare

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Scritto da Sabrina Rossi

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