I sintomi della carenza di iodio e quale dieta seguire

Lo iodio è un elemento fondamentale per il nostro organismo che non lo produce, ma lo assume attraverso l’alimentazione. 

La carenza di iodio incide sul funzionamento della tiroide che non riesce a rispondere alla richiesta di un’adeguata produzione di ormoni tiroidei per cui si allarga causando il gozzo.

Il gozzo porta difficoltà a deglutire e a respirare mentre l’insufficiente produzione di ormoni tiroidei determina una condizione di ipotiroidismo. La tiroide quindi rallenta il suo lavoro e si accusano sintomi come intolleranza al freddo, aumento di peso, depressione, letargia, scarsa concentrazione, irregolarità mestruali e infertilità.

Se la carenza di iodio colpisce le donne in gravidanza, aumentano le probabilità di aborti spontanei e ritardi mentali nel nascituro.

Ma vediamo quali sono le cause della carenza di iodio. In molte zone del mondo sussiste questo problema per posizione geografica e malnutrizione. Spesso non si assume abbastanza pesce o sale iodato che è la principale fonte di iodio, si seguono diete vegetariane o vegan oppure si elimina il sale per paura di incorrere nell’ipertensione.

Altre cause vanno ricercate in cibi, farmaci o ambienti contaminati dai cosiddetti alogeni tossici, ioduro, fluoruro, bromuro e cloruro. Ioduro e cloruro in piccole quantità sono utili, mentre il resto delle sostanze sono tossiche e legandosi ai recettori dello iodio finiscono per bloccare l’azione degli ormoni tiroidei.

La carenza di iodio viene diagnosticata attraverso l’esame delle urine e andrebbe prevenuta attraverso un’adeguata alimentazione. Ma vediamo di quanto iodio abbiamo bisogno ogni giorno e come assumerlo attraverso i cibi.

Donne, uomini adulti e adolescenti avrebbero bisogno di 150mcg al giorno di iodio.

Le donne in gravidanza o che allattano hanno invece bisogno di una quantità maggiore di iodio.

Il fabbisogno di iodio varia quindi in funzione del’età, del sesso, dello stato di salute.

1/4 di cucchiaino di sale iodato contiene 95mcg di iodio mentre 175 gr di pesce ne contengono 650 mcg.

Quindi gli alimenti più ricchi di iodio che non devono mai mancare sulle nostre tavole sono il sale iodato, il pesce (merluzzo, spigola, pesce persico), i formaggi, le alghe, i latticini, le uova, i molluschi, il latte di soia, i frutti di mare, lo yogurth e il fucus di cui abbiamo parlato qui.

LINK UTILI:

Il sale iodato come si assume e a cosa serve?

La tiroidite di Hashimoto: sintomi, cause e cure

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