La pasta fa ingrassare? I valori nutrizionali

All'interno di un regime alimentare è necessario sapere se la pasta faccia realmente ingrassare oppure no.

La pasta è principalmente ricca di carboidrati ed è composta da cereali raffinati, ma in commercio vi è anche quella di tipo integrale. Alla domanda se fa ingrassare, la risposta non è difficile da fornire se accompagnata da alcuni consigli.

La pasta in linea di massima non fa ingrassare; infatti, basta ad esempio optare per quella integrale condita con salsa a basso contenuto di grassi. Primi piatti cremosi o raffinati, dovrebbero invece essere consumati con moderazione. Premesso ciò, va altresì aggiunto che in generale nella pasta non c’è molto grasso anche se la ricchezza di carboidrati ne sconsiglia l’uso eccessivo a soggetti che praticano una dieta.

La pasta fa ingrassare?

Secondo autorevoli fonti che operano nel settore nutrizionale le calorie della pasta normale equivalgono a 196 per ogni 124 grammi. Inoltre ci sono anche 1,2 grammi di grassi, 7,2 di proteine ​​e 38,3 di carboidrati.

Le calorie della pasta integrale sono invece 174 per ogni 117 grammi e ci sono anche 2 grammi di grassi, 7 di proteine ​​e 35,2 di carboidrati. La pasta integrale nella suddetta dose tra l’altro ha più fibre alimentari pari a circa 4,6 grammi. Entrambe le tipologie però contengono anche una varietà di nutrienti essenziali ossia quella normale ha più vitamine del complesso B rispetto alla pasta integrale ma quest’ultima vanta più magnesio, fosforo, zinco, rame, manganese e selenio.

Tre volte a settimana

Molte persone credono che bisogna evitare di mangiare troppa pasta se intendono perdere peso. Premesso ciò, va altresì aggiunto che questo derivato della farina ha un basso indice glicemico, il che significa che provoca piccoli aumenti dei livelli di zucchero nel sangue rispetto alla maggior parte dei carboidrati raffinati. Per tale motivo autorevoli nutrizionisti asseriscono che il consumo di pasta tre volte alla settimana invece di altri carboidrati sono essenziali proprio per una dieta a basso indice glicemico.

La dieta in oggetto classifica gli alimenti in base alla velocità con cui il corpo li scompone per formare il glucosio. In uno studio recente le persone che hanno mangiato in media 3,3 porzioni di pasta a settimana invece di altri carboidrati, hanno effettivamente perso circa 0,5 kg per un follow-up medio di 12 settimane. Lo studio inoltre ha scoperto che la pasta non ha contribuito all’aumento di peso o al grasso corporeo. Da ciò si evince che contrariamente alle preoccupazioni, la pasta nel contesto di schemi dietetici a basso indice glicemico non influisce negativamente sull’adiposità e riduce persino il peso corporeo rispetto ai modelli alimentari a elevato indice glicemico.


Il segreto per mangiare pasta e non ingrassare

Il segreto per non ingrassare mangiando pasta sta tutto nel perfetto equilibrio tra le fibre e le proteine; infatti, entrambe consentono di abbassare significativamente l’indice glicemico senza incidere in alcun modo sulla propria linea. Per ottimizzare il risultato la pasta va sempre accompagnata con verdure tra cui zucchine, broccoli oppure con delle cime di rapa. Anche un sugo a base di pesce o di carne magra può rivelarsi un ottimo modo per condirla con gusto. Un solo cucchiaio di olio extravergine d’oliva è tuttavia concesso, purché venga aggiunto a fine cottura e categoricamente a crudo. Infine è importante sottolineare che mangiare pasta nelle dosi consigliate significa anche pesarla prendendone in considerazione una porzione di 80 grammi circa.

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